Esecutori
Artists
Alea Ensemble
Andrea Rognoni
violino
Stefano Marcocchi
viola
Marco Frezzato
violoncello

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"Ein Divertimento à
1 Violino, 1 Viola, e Violoncello; di sei Pezzi."
K.563
di
Marcello Villa
L'8 Aprile del 1790 Mozart scrisse all'amico e fratello massone Michael Puchberg:
"[...] Il conte Hadik mi ha invitato per venerdì mattina a fargli ascoltare [...] il Trio che ho scritto per voi. Sono libero d'invitarvi: lo suonerà Häring. Sarei venuto personalmente per parlarvene a voce, ma i dolori reumatici alla testa mi rendono intrattabile. Ancora una volta vi prego di aiutarmi secondo la vostra disponibilità e di perdonare la mia insistenza. Per sempre vostro,
Mozart"
Con le parole "il Trio che ho scritto per voi" Mozart fa riferimento al Divertimento per trio d'archi in mi bemolle maggiore K. 563, che allo stesso Puchberg era stato dedicato, e che Mozart aveva annotato sul proprio catalogo alla data del 27 settembre 1788 come "Ein Divertimento à 1 violino, 1 viola, e violoncello; di sei Pezzi".
Il Divertimento K. 563 era tenuto in grande considerazione dallo stesso
Mozart, che più volte lo eseguì personalmente, come in occasione di un concerto privato tenuto all'Hotel de Pologne di Dresda il 13 Aprile 1789, durante il suo viaggio a Berlino. Seppure nel rispetto della struttura formale del Divertimento - che prevede la tipica suddivisione in
sei movimenti - lo spirito di questa composizione raffinata ed impegnata non ha nulla a che vedere con la serie di Divertimenti e Serenate iniziata 22 anni prima e destinati al "gaio trattenimento" della corte
salisburghese. Infatti, siamo di fronte ad un'opera assai impegnata, di assoluto valore, scritta poche settimane dopo le sue ultime sinfonie, e che si pone allo stesso livello dei migliori quartetti e quintetti dell'ultimo periodo:
"Tutta l'opera non è solo uno dei suoi più maturi lavori da camera, ma costituisce nell'ambito del suo genere un punto d'arrivo non più superato"
(Hermann Abert).

La coscienza storica relativa alla prassi esecutiva e all'uso di strumenti originali, che ormai caratterizza tutte le interpretazioni del repertorio 'antico' - fino al barocco compreso - sta affermandosi anche riguardo ai periodi storici successivi. Dopo la musica barocca, anche la musica classica su
strumenti originali trova sempre maggiore riscontro e occupa ormai una parte rilevante della produzione discografica. La sonorità degli strumenti con montatura antica rende più trasparente la struttura 'classica' dei brani, esaltando in questo caso la raffinatezza della scrittura
mozartiana. E' in questa logica che viene proposta la presente registrazione del Divertimento K. 563.
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"Ein Divertimento à
1 Violino, 1 Viola, e Violoncello; di sei Pezzi."
K.563
by
Marcello Villa
On 8 April 1790 Mozart wrote to his friend and fellow Freemason Michael Puchberg:
"[...] Count Hadik has invited me next Friday morning, as he wishes to hear [...] the Trio that I have written for you. I am free to invite you too. Häring will perform it. I would have come to speak to you personally, but the rheumatic pains to my head make me insufferable! Once more I pray that you will help me according to your liberality and forgive my persistence. Yours ever, Mozart."
The "Trio that I have written for you" is the Divertimento for string trio in E flat major K. 563; this was dedicated to Puchberg and noted down by Mozart in his own catalogue on 27 September 1788 as
"Ein Divertimento à 1 violino, 1 viola, e violoncello; di sei Pezzi".
Mozart himself held the Divertimento K. 563 in great esteem and performed it personally on several occasions. One of these performances took place at a private concert he gave at the Hotel de Pologne in Dresden on 13 April 1789, while on his way to Berlin. Although the composition respects the formal structure of a Divertimento, with the typical division into
six movements, its character shares nothing with the group of Divertimenti and Serenades that he had been composing since 1766 and that were intended to be a "jolly entertainment" for the Salzburg Court. By contrast, this is a work of profound meaning and intrinsic musical worth; indeed, it was written only a few weeks after the last symphonies, and it must be ranked next to the best quartets and quintets of the last period.
"The entire work is not only one of his most mature chamber works, but constitutes an unsurpassed achievement of its genre" (Herman
Abert).
Awareness of historical performance practice and the use of original instruments has already become an attribute of most performances of so-called early music up to and including the baroque; it is starting to play an increasingly important role in relation to later historical periods. Just as in the field of baroque music, music from the classical period is now being recorded more often on
"original instruments". The less romanticised sound does not only render the "classicism" in the pieces' structures clear; here, it also superbly brings out the elegance of Mozart's melodic writing. With all this in mind, we would like to warmly recommend our recording of Mozart's Divertimento to
you.

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