Jessica Gould

Il soprano americano Jessica Gould viene notata per “l'intensità teatrale che rende onore ai testi” ( New York Times, per “una gamma ampia, un impianto di coloratura e un suono potente” (Seen and Heard International), “gli ornamenti e i passaggi sorprendenti, eseguiti alla perfezione” (Lute News, UK), “i suoni cristallini” e per aver “raggiunto il cuore di un rapito pubblico inglese” (Traditional Music Maker, UK).
Negli Stati Uniti ha cantato come solista con la Società di Musica di Clarion, Ensemble Quattro Nazioni, Sinfonia New York e con il quartetto Cassatt, solo per citare alcuni dei numerosi gruppi di musica antica e moderna con i quali ha collaborato.
Jessica Gould si è esibita in alcuni dei locali più prestigiosi del settore, come il Works and Process Series del Museo Guggenheim di New York, le orchestre della Società di Clarion e del New York City Ballet, e New York Historical Society, e Virginia Arts Festival, il Festival di Musica Antica di Berkeley e Boston, la biblioteca Beinecke dell'Università di Yale.
In Italia, ha avuto modo di cantare come solista nel corso del Festival Martedì in Arte di Palazzo Davanzati, il Museo d'Arte Sacra e alla biblioteca del Museo di San Marco con Musica Ricercata, alla Cappella di San Luca della Santissima Annunziata e all'Accademia Bartolomeo Cristofori, a Firenze.
E' possibile ascoltarla nel CD di Musica Moderna col gruppo Paul Dresher, dell'etichetta New World Records, nel CD inciso con il liutista Diego Cantalupi e la flautista Corina Marti in un programma imminente di cantate napoletane, così come è possibile sentire la sua voce in numerose trasmissioni radiofoniche americane.
Ricopre inoltre la posizione di Direttrice Artistica e Fondatrice della rassegna concertistica Salon/Sanctuary Concerts di New York, presso la quale ha dato vita a numerosi ed originali progetti, concentrandosi sul repertorio dal XII al XVIII secolo e svolgendo anche compiti di elaborazione testi scrittrice e ricerca. I programmi della suddetta organizzazione
vengono inoltre rappresentati da numerose realtà italiane come L'Associazione per Boboli e la Sinagoga di Firenze, il Teatro all''Antica di Sabbioneta, e la Serenissima Festival di Carnegie Hall di New York.


I viaggi di Caravaggio  

 

   MVC/017-043 DDD 

 BENEDETTO FERRARI, Cantata spirituale. Poesia del Sig. Ottavio Orsucci
Musiche varie a voce sola, libro secondo, Venezia 1637

LAURENCINI, Præambulum
Tesaurus harmonicus divini Laurencini romani. Köln 1603

TARQUINIO MERULA, Canzonetta spirituale sopra alla ‘Nanna'
Curtio precipitato, Venezia 1638

ANONIMO, Vestiva i colli (Palestrina)
Libro di liuto di Pietro Paolo Raimondo, Como, ms. XVII sec.

GIVANNI FELICE SANCEs, Stabat Mater. Pianto della Madonna
Motetti a voce sola, Venezia 1638

LAURENCINI, Fantasia
Tesaurus harmonicus divini Laurencini romani, Köln 1603

Jessica Gould
soprano

Diego Cantalupi

 tiorba & chitarrone
 

 

Testi libretto  -  Booklet texts
Italiano   English

 

Jessica Gould

Soprano and Salon/Sanctuary Founder and Artistic Director Jessica Gould enjoys consistent
critical praise both for compelling performances and innovative research projects that view
history through the prism of music. As a soprano, she has been noted for “a dramatic intensity that honored the texts” (!e New York Times), for “expansive range, coloratura facility, and multi-hued, powerful sound” (Seen and Heard International), and for having “reached the heart of an enraptured English audience” (Traditional Music Maker, UK). Her original programming featuring repertoire from the 8th to 18th centuries has been praised as “impeccably
curated” by Time Out New York, “highly original” by The New York Times, and “imaginative” by New York Magazine.
 Among her recordings is the New World Records CD Tell the Birds,
with actor Roger Rees and the Paul Dresher Ensemble featuring works of composer Eve Beglarian. Forthcoming CDs include a program of Neapolitan cantatas with Swiss recorder virtuosa Corina Marti, and a program of seicento Venetian music with L’ Aura Soave - Cremona on the MV Cremona label. American radio broadcasts include WQXR, NPR, WKCR, and MPR, among others. Chamber music performances include The Guggenheim Works & Process Series with the Cassatt Quartet, the Beinecke Library at Yale University, the Clarion Society, Sinfonia NewYork, the Four Nations Ensemble, the Virginia Arts Festival, the American Philosophical Society, and as well as guest soloist appearances with numerous ensembles.
 Presenters abroad include the Istituto Francese, Martedì in Arte at the Palazzo Davanzati, Casa Martelli, the Church of Santissima Annunziata, the Museo di Arte Sacra in Tuscany, Scandicci Cultura,
and the Library of the Museo di San Marco (Florence), the Chiesa di Santa Barbara dei Librari, Primavera in Musica (Rome), the UK Lute Society (London) and Hengrave Hall (Bury St. Edmunds, UK).
From Ghetto to Cappella, her original program commemorating the 500th anniversary of the creation of the Venetian Ghetto, was selected to be part of the Carnegie Hall La Serenissima
Festival in 2017, and received the patrocinio of the Comune di Sabbioneta, Italy, where it was performed in the Teatro all’Antica, a UNESCO World Heritage site, one of three remaining Renaissance theaters in the world, constructed in 1590. Previous to the Sabbioneta
concert, From Ghetto to Cappella was presented by the Great Synagogue of Florence, Italy
after being premiered in New York City at the St. Paul’s Chapel of Columbia University

 

 

Diego Cantalupi

Considerato uno dei liutisti di riferimento del panorama concertistico italiano, Diego
Cantalupi è attivo come musicista e musicologo, con interessi nell'ambito della storia,
della letteratura e delle arti visive.
Nato a Milano, ha studiato chitarra con Mauro Storti, diplomandosi al Conservatorio
‘A. Boito' di Parma, e Musicologia presso la Scuola di Paleografia e Filologia Musicale
di Cremona - Università di Pavia, laureandosi con lode.
L'interesse verso la musica rinascimentale, barocca e pre romantica l'hanno portato ad
approfondire la prassi musicale antica, seguendo i corsi di liuto presso la Civica Scuola
di Musica di Milano (Paul Beier) e il Conservatorio di Parma (Andrea Damiani).
Dal 1995 collabora con diversi ensemble tra i quali L'Arte dell'Arco, La Venexiana, Capella
Savaria, Accademia Bizantina, Risonanze, Capriccio Basel, Orchestra Barocca di
Bologna, Anton Webern Chor, Camerata Vocale Freiburg, Kammeakademie Potsdam.
Ha approfondito con le sue ricerche la storia della tiorba, producendo nel 2001 una tesi
pubblicata da Cremonamusica. Ha scritto inoltre numerosi contributi inerenti il liuto,
per riviste specializzate.
Il repertorio di Diego Cantalupi spazia dal XVI al XXI secolo, sul liuto e sulle chitarre
storiche.
Ha registrato oltre 100 cd, alcuni dei quali per liuto solo o con importanti ruoli solistici.
Fondatore e direttore artistico dell'Ensemble “L'Aura Soave - Cremona”, il suo lavoro
si concentra su opere inedite italiane, dal Rinascimento al XIX secolo.
Grazie ad un'esperienza didattica di molti anni, è titolare della classe di liuto del Conservatorio
di Bari ed è invitato in numerose masterclass e corsi di perfezionamento
estivi.
Viene spesso chiamato come docente specializzato in università e conservatori, e sta
attualmente preparando il primo metodo moderno per tiorba.


Diego Cantalupi is one of the Italy's leading lutenists, noted both as a performer and as a musical scholar with a strong interest in history, literature and the visual arts.
Born in Milan, he studied guitar with Mauro Storti, graduating from the Conservatorio ‘A. Boito’ in Parma, and Music at the Scuola di Paleografia e Filologia Musicale in Cremona – Pavia University, taking a degree with honours in Musicology.
Parallel interests in Renaissance, Baroque and Pre-Romantic music led him to study ancient performance techniques, following courses in lute-playing at the ancient music department of the Civica Scuola di Musica in Milano (Paul Beier) and at the Conservatorio
in Parma (Andrea Damiani).
Since 1995 he has appeared with leading early music ensembles such as L’Arte dell’Arco, La Venexiana, Capella Savaria, Accademia Bizantina, Risonanze, Capriccio Basel, Orchestra
Barocca di Bologna, Anton Webern Chor, Camerata Vocale Freiburg, Kammeakademie Potsdam.
His research led to a doctoral thesis on the history of the theorbo completed in 2001, published by Cremonamusica. He has also written several lute-related articles.
Diego Cantalupi’s solo repertoire ranges from the 16th to the 21st centuries, on lutes and early guitars.
His recordings include over 100 cds, including many for solo lute or incorporating prominent solo roles.
Founder and artistic director of the ensemble ‘L'Aura Soave - Cremona’, he works on unpublished Italian music projects from the renaissance to the early XIX century.
An experienced teacher at all levels, Diego Cantalupi teaches lute at the Conservatorio di Bari, and on many summer schools and courses. He is regularly invited to serve as specialist examiner by both universities and music conservatoires, and is currently preparing the first modern method for theorbo.
 

Roma, 28 maggio 1606.

Tra le 19 e le 22 Michelangelo Merisi da Caravaggio, pittore e Accademico di S. Luca, dopo una lite durante una partita di ‘pallacorda’ (ossia di tennis), ferisce a morte Ranuccio Tommasoni.

In realtà la partita di pallacorda era solo un pretesto: Caravaggio aveva avuto una relazione con Lavinia Giugioli, moglie di Tommasoni, dalla quale avrebbe avuto anche una figlia. Ma non solo: Tommasoni avrebbe odiato Caravaggio anche per motivi ‘professionali’: sebbene provenisse da un’agiata famiglia, Tommasoni era stato ripetutamente fermato dalla polizia papalina in compagnia di prostitute e segnalato come il loro protettore, entrando in concorrenza con lo stesso Caravaggio, che durante il suo soggiorno romano avrebbe esercitato la stessa professione.

Lavinia non era l’unica amante di Caravaggio: Maddalena Antognetti, in arte ‘Lena’, descritta in alcune cronache come ‘donna di Michelangelo’ sarà una delle modelle di alcuni tra i suoi dipinti più famosi.  Lena, giovanissima, era stata amante prima del cardinale Montalto, poi di monsignor Melchiorre Crescenzi e del cardinal Peretti, nipote di Sisto V; Faceva parte di un gruppo di prostitute d’alto bordo con Fillide Melandroni, Menica Calvi e Tella Brunori.

Fare di Lena la "Maddalena in estasi" era una mossa rischiosa: la giovane, infatti, era un volto conosciutissimo in città. Il concilio di Trento aveva specificamente bandito «tutte le lascivie di una sfacciata bellezza nelle figure» e un volto noto, soprattutto quello di una prostituta, costituiva un pericolo, specie quando si avevano molti nemici.

 

Appena finito il duello, conclusosi con la morte di Tommasoni, si fece subito un gran parlare di dove si fosse rifugiato un pittore così famoso, per di più ferito; forse si era rifugiato dal Cardinale Dal Monte (pronto ad organizzargli una fuga da Roma), oppure era andato a Palazzo Giustiniani, oppure ancora a Palazzo Colonna, finendo i suoi anni romani dove lì aveva incominciati.

E proprio tra le mura di questi palazzi incontrerà alcuni tra i più grandi virtuosi del suo tempo: Domenico Mazzocchi, che fu al servizio del cardinale Ippolito Aldobrandini, della famiglia Borghese, del cardinale Odoardo Farnese e del cardinale Maffeo Barberini, poi eletto al soglio pontificio col nome di Urbano VIII.

L’intensità, l’immobile profondità e il distacco emotivo de La Maddalena ricorre alle lagrime non può che essere stata suggestionata dalla “Maddalena in estasi” (modella: Maddalena Antognetti, in arte ‘Lena).

Così come è difficile non pensare ad una suggestione visiva presente in alcuni compositori, romani e non, dell’inizio del XVII secolo: “L’Incoro- nazione di Spine di Caravaggio, conservata presso il Kunsthistorisches Museum di Vienna e la cantata Queste dolenti spine di Benedetto Ferrari, modenese, ma che lavorò a Roma tra il 1617 e il 1618; o la “Deposizione di Cristo”, visibile nei Musei Vaticani, e lo Stabat Mater di Giovanni Felice Sances, nato a Roma nel 1600.

O ancora la “Natività con i santi Lorenzo e Francesco” (modella: la prostituta Fillide Melandroni), conservata nell’Oratorio di San Lorenzo a Palermo, e la Canzonetta spirituale sopra la Nanna di Tarquinio Merula, cremonese; l’‘Annunciazione’ conservata a Nancy e il mottetto Ave Regina Cælorum di Giovanni Antonio Rigatti; il “Riposo durante la fuga in Egitto” (modella: la prostituta Anna Bianchini, in arte ‘Annuccia’) conservato presso la Galleria Doria Pamphilj di Roma, e la Ninna Nanna di Girolamo Kapsberger (1580 - 1671), compositore e liutista nato a Venezia, ma attivo a Roma alla corte di Urbano VIII.

Grande virtuoso dello strumento e probabilmente insegnante di Girolamo Frescobaldi, Kapsberger rappresenta uno spartiacque tra la musica e la tecnica liutistica del Rinascimento e il nuovo stylus phantasticus del Barocco, e più di ogni altro, a mio avviso, incarna nella musica quello spirito di innovazione e di meraviglia che Caravaggio rappresenta per la pittura.

 

– Diego Cantalupi

Rome, May 28 1606

Between the hours of seven and ten in the evening, Michelangelo Merisi da Caravaggio, painter and scholar of S. Luca, after a quarrel during a game of tennis, mortally injured Ranuccio Tommasoni.

In reality, the game of tennis was only a pretense: Caravaggio had had a relationship with Lavinia Giugioli, wife of Tommasoni, from which issued a daughter. But that wasn’t all: Tommasoni would have hated Caravaggio also for “professional” motivations. Despite originating from a wealthy family, Tommasoni was reputedly stopped by the Vatican police in the company of a prostitute, and determined to be her pimp, putting him in the company of and competition with Caravaggio, who during his Roman sojourn would have engaged in the same profession.

Lavinia was not the only lover of Caravaggio. Maddalena Antognetti, called “Lena,” described in various chronicles as a “lover of Michelangelo” will be one of the models depicted in some of Caravaggio’s most famous paintings. Young Lena was previously the lover of the Cardinal Montalto, then of Monsignor Melchiorre Crescenzi and of Cardinal Peretti, nephew of Pope Sixtus V. She was part of a group of high level prostitutes which included Fillide Melandroni, Menica Calvi, and Tella Brunori.

To use Lena as the model for Maddalena in Estasi was a risky move. The young woman was very well known in Rome. That the Council of Trent had specifically banned “all the licentiousness of a shamelessly beautiful figure” and notably, above all that of a prostitute, created a dangerous situation inviting many adversaries.

As soon as the duel was finished, concluding with the death of Tommasoni, the conversations turned immediately to where a painter as famous as Caravaggio would have fled while injured. Perhaps he found refuge with Cardinal Dal Monte (ready to set in motion a flight from Rome), or maybe he escaped to Palazzo Giustiniani, or maybe still he was at Palazzo Colonna, finishing off his Roman years right where they began.

It is precisely between these palace walls he would meet some of the greatest geniuses of his day: Domenico Mazzocchi, who was in the service of Cardinal Ippolito Aldobrandini, of the Borghese family, the Cardinal Odoardo Farnese and the Cardinal Maffeo Barberini, then elected to the Pontifical throne as Urban VIII.

The intensity, gravity, and the emotional detachment of theMaddalena ricorre alle Lagrime cannot have been suggested by anything other than the Maddalena in estasi (Model: Maddalena Antognetti, called Lena).

Along this line of thinking, it is difficult not to conjecture a visual suggestion present in many composers, Roman and not, from the beginning of the 17th century: The Crown of Thorns ofCaravaggio, in the collection of the Kunsthistorisches Museum of Vienna and the cantata Queste dolenti spine of Benedetto Ferrari, a composer of Modena who worked in Rome from 1617 to 1618, or the Deposition of Christ, seen in the Vatican Museum, and the Stabat Mater of Giovanni Felice Sances, born in Rome in 1600.

Or still the Nativity with Saints Laurence and Francis (model: the prostitute Fillide Melandroni), in the collection of the Oratorio of Saint Laurence in Palermo, and the Canzonetta spirituale sopra la Nanna of Tarquinio Merula of Cremona; The Annunciation, viewable in Nacy and the motet Ave Regina Caelorum of Giovanni Antonio Rigatti; the Rest during the Flight into Egypt (model: the prostitute Anna Bianchini, known as “Annuncia”) in the collection of the Galleria Doria Pamphilj in Rome, and the Ninna Nanna of Girolamo Kapsberger (1580 – 1671), the Venetian-born composer and lutenist, but active in Rome at the court of Urban VIII.

Great virtuoso of the instrument and probably the teacher of Girolamo Frescobaldi, Kapsberger represents a bridge between the music and lute-playing technique of the Renaissance and the new Stylus Phantasticus of the Baroque. He is greater than both, in my opinion, incarnating in music the same spirit of innnovation and wonder that Caravaggio represents for painting.

 

– Diego Cantalupi

 

– English Translation by Jessica Gould

 

 

 

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