Tarquinio Merula

 

 

 

 

 

 


Instrumental music


 

 

 


 

Tarquinio Merula

Canzoni, overo Sonate Concertate

per Chiesa e Camera a Due et a Tre

Opera XII, Venezia 1637

   MVC/001-005 DDD 


 

ensemble L’AURA SOAVE Cremona  
on original instruments

Diego Cantalupi, direttore artistico


 

Testi libretto  -  Booklet texts
/ English / Deutsch /  Français

 

 

Esecutori

Artists

ensemble L’AURA SOAVE Cremona

Diego Cantalupi, direttore artistico

 



Claudia Combs
Andrea Rognoni
violini-violins

 

Marco Rosa Salva
Flauto- flute

 

Marco Frezzato
violoncello - cello

 


Marina Bonetti 
arpa doppia - harp

 


Diego Cantalupi   arciliuto & tiorba

 

 

 

 

Tarquinio Merula

di Marcello Villa

 Tarquinio Merula nacque il 25 Novembre del 1595 a Busseto, cittadina sita in Provincia di Parma ma facente parte allora della Diocesi di Cremona; duecento anni dopo darà i natali a Giuseppe Verdi, considerato tra i maggiori musicisti italiani.
Con tutta probabilità il giovanissimo Tarquinio, rimasto presto orfano di padre, fu affidato al fratello maggiore sacerdote Pellegrino Merula, parroco della Chiesa di S. Nicolò in Cremona. Sotto la tutela di questo zio, famoso letterato ed autore della celebre opera "Il Santuario di Cremona", Tarquinio venne quindi ad abitare in tenera età a Cremona; il 25 Aprile 1606 fu dallo stesso zio cresimato ed istruito nelle lettere e nella musica diventando un "cremonese" di adozione. Dal resoconto di una visita pastorale di quegli anni, sappiamo che la chiesa di S.Nicolò era provvista di un organo a tre registri, suonato dal curato stesso: << Organum adest ex tribus registris posta altare maius factum impensa vicinantiae et rectoris, pulsatur a reverendo rectore>>.Con tutta probabilità quindi lo zio Pellegrino, impartì lezioni di musica al giovane Tarquinio che si esercitò forse proprio sull'organo a disposizione nella chiesa di S.Nicolò, oggi scomparsa.

Dallo storico locale del XVII secolo Giuseppe Bresciani, apprendiamo che il ventenne Tarquinio era già assai famoso: <<1615: Tarquinio Merula ha con il suo grande et stravagante ingegno imparato il sonar l'organo et il contraponto di musica in quale molto se andatto affaticando si che s'a aquistato grandiss.o honore.>>. Nel 1615 vennero stampati a Venezia i suoi primi lavori, Il Primo Libro delle Canzoni a quattro voci per nonata, Op.1, esordiendo così nel mondo della musica con una raccolta di brani strumentali. Da allora Merula fu instancabile compositore e, nell'arco di trentacinque anni, pubblicò ben diciassette raccolte, tra musica vocale sacra, profana e strumentale.
Seguirono poi numerosi incarichi professionali; fu organista nella chiesa di S.Bartolomeo presso i Padri Carmelitani di Cremona e nel 1619 lo troviamo organista a Lodi nella chiesa dell'Incoronata.
Nel 1624 si recò a Varsavia dove fu nominato Organista di Chiesa e di Corte presso la Corte del re di Polonia e di Svezia, ma due anni più tardi rientrò a Cremona dove fu contemporaneamente organista della chiesa di S. Agata e maestro della Cappella delle Laudi, solo il sabato, della Cattedrale. La Cappella delle Laudi era un'importantissima istituzione cremonese nata nel 1596 e svolgeva, sotto l'autorità esclusiva dei Prefetti della Fabbrica o Fabbricieri della Chiesa Cattedrale, il ruolo di accompagnamento musicale delle funzioni religiose esclusive del sabato, dedicate alla Madonna del Popolo. Mantenne per secoli, assieme alla Cappella della Cattedrale propriamente detta, un importantissimo ruolo culturale; in una società povera e di livello d'istruzione assai limitato ed elitario, ebbero il merito di istruire alla musica molti giovani di talento, diventati poi loro stessi Maestri di Cappella, come Marcantonio Ingegneri, Nicolò Corradino, Carlo Piazzi.
Nel 1631 Merula fu chiamato a Bergamo come Maestro di Cappella in S. Maria Maggiore dove restò in servizio fino al 1633. Riconfermatogli il posto di Maestro alle Laudi, tornò a Cremona ma nel 1635, in seguito ad un' eccessiva richiesta di aumento dello stipendio, non fu riconfermato nella carica; gli fu preferito Nicolò Corradino (1577-1646) che vi rimase per un decennio fino alla morte, mentre Merula, dopo una breve parentesi pare presso l'arciprete di Seriate, tornò in servizio a Bergamo fino al 1640. Nel 1643 fu attivo a Venezia dove collaborò alla partitura de "La finta savia" di G. Strozzi, assieme a Filiberto Laurenzi, Arcangelo Crivelli, Alessandro Leardini, Vincenzo Torri e Benedetto Ferrari. Nel 1646 morì Nicolò Corradino, organista e Maestro di Cappella del Duomo di Cremona. Subito il Capitolo della Cattedrale emanò un "avviso di concorso" verso chi << habbia pensiero d'impiegarsi in tal carico [...] nella Chiesa a far prova della sua arte,...>>. A furor di popolo i fedeli invocarono la nomina di Merula come Maestro ed organista e così il 25 Agosto 1646 fu nominato in tal carica <<...con lo stipendio di ducatoni 110 e undici lire>>. Sempre nel 1646 venne nominato Direttore della Musica dell'Accademia degli Animosi, sempre in sostituzione del defunto Corradino, eletto a tal carica dal Conte Cristoforo Schinchinelli, Principe dell'Accademia stessa. Quest'ultima, costituita nel 1560 era una istituzione culturale elitaria, le cui riunioni dei nobili iscritti si tenevano allora nella sala del Consiglio del Palazzo comunale e di cui Giovanni Battista Assandri, storico dell'Accademia, riporta di memorabili "trattenimenti armonici". Tra i suoi iscritti figurò negli anni precedenti anche il grande Claudio Monteverdi.

Mantenne questi prestigiosi incarichi fino alla morte che avvenne a Cremona il 19 Dicembre del 1665 e fu sepolto nella chiesa di S. Lucia all'altare del S.S. Crocifisso.




 

 

Tarquinio Merula

by Marcello Villa

Tarquinio Merula was born in Busseto in 1595 but his musical training was in Cremona where he moved when he was very young.

 In 1624 he moved to Warsaw where he was an organist in church and at the court of the King of Poland and Sweden.  He returned to Cremona in 1628 but in 1632 he was given the job of Choir Master in S.Maria Maggiore in Bergamo, where he remained until 1640. In 1646 he moved to Cremona again where he was given the title of Cathedral Choir Master, a post he kept until 1665, the year of his death .


Tarquinio Merula

A highly respected musician, he was a prolific writer of collections of madrigals, organ pieces and instrumental music. The XIII and XVI sonatas have curious titles, " la Maruta" and "la Dada", which come from Canzoni ovvero Sonate Concertate per Chiesa e Camera a Due et a Tre , Book three, Opus 12, published in Venice in 1637.


 

The inspired pieces require the concerted use of violin and cello, working hard through changing themes and responses in an swift dialogue with frequent changes of rhythm.

 
Cremona -  XVII Century

 

 

   MVC/001-005 DDD 


 

 

 

 

 

 

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