- Gasparo Visconti -
(a cura di Marcello Villa)
Poche sono le notizie biografiche
certe su questo quasi dimenticato compositore Cremonese che, a
nostro avviso, merita una riscoperta, per la particolare bellezza
delle sue opere e per la singolare figura di
violinista-compositore. Egli si colloca a buon diritto
nellaureo ed irripetibile periodo della Cremona del
sei-settecento. E impossibile infatti non pensare, anche se
siamo privi di qualsiasi prova documentata, ad un rapporto tra
Visconti e le botteghe dei grandi liutai di allora suoi
concittadini e ad una sua attiva collaborazione alla diffusione
degli strumenti ad arco della Scuola Cremonese. Come avviene
ancor oggi tra musicisti e costruttori di strumenti musicali, si
può ragionevolmente immaginare che in quegli anni, sia avvenuto
un concreto scambio di idee e di consigli pratici tra il Visconti
-violinista e forse lo Stradivari-liutaio.
Gasparo
Giuseppe Visconti nacque nel 1683 a Cremona, figlio secondogenito
del nobile Giulio Cesare Visconti e Annunciata Ferrari. I
Visconti erano tra le famiglie più attive e munifiche della loro
città nel campo delle arti, fino al punto di finanziare la nuova
decorazione e la splendida Cappella di famiglia nella Chiesa di
S.Omobono. Allinterno di questa vi sono numerose lapidi
poste a ricordo di alcune elargizioni da parte anche dello stesso
Gasparo a favore del Consorzio di S. Omobono,
finalizzate a qualche miglioria nelledificio sacro.
La loro
fastosa dimora, tuttora esistente, inglobata nel complesso del
Collegio delle Suore Canossiane, era situata infatti nella
Parrocchia di S. Omobono, proprio di fronte alla facciata della
chiesa.
Il
giovane Gasparo fu, a quanto risulta da alcuni storiografi,
allievo dello stesso Arcangelo Corelli e pare si recò
giovanissimo a Londra facendosi apprezzare come virtuoso di
violino con lo pseudonimo di Gasparino o Gasparini. Certo è che,
nel 1703 vennero pubblicate ad Amsterdam le sue sette
Sonate a Violino solo, è Violone, ò Cembalo, Opera Prima , che
sono la sua opera maggiore e la sua eredità più importante.
Questa raccolta ebbe, a quanto pare, un buon successo visto che
vennero subito ristampate nello stesso anno anche a Londra, con
il titolo Gasparinis solos for a violin and bass
composed by Seign.r Gaspare Visconti.
Risiedette
a Londra per qualche tempo, probabilmente fino al 1705 quando,
richiamato dal padre, iniziò il viaggio di ritorno nella nativa
Cremona. Il fatto che qualche bibloteca tedesca conservi copie o
manoscritti di alcune sue composizioni, fa supporre ad una sua
breve permanenza in Germania.
Ritroviamo
Gasparo Visconti sicuramente residente a Cremona nel 1707. Ad
illuminare questi anni abbiamo la testimonianza dello storiografo
cremonese Giorgio Sommi Picenardi che dice
testualmente riguardo al nostro: Deve essere quel
Visconti di Cremona, abilissimo suonatore di violino, che, (
) era nel principio del secolo XVIII a Venezia in un
accademia di cui era protettore il Re di Polonia. Anche lo
storiografo Chilesotti nel suo libro I nostri maestri
del passato , parlando del famoso Tartini dice: (
) poco dopo
( Tartini ), ebbe invito di recarsi a Venezia
per prender parte ad unaccademia di cui era protettore il
Re di Polonia. Trovandosi colà due celebri professori, il
Visconti di Cremona ed il Veracini di Firenze, abilissimi
suonatori di violino.
Non
si ha più notizia di viaggi o spostamenti da Cremona; forse, non
avendo problemi di natura economica, dato il suo rango nobiliare,
si dedicò alla musica solo per diletto; ciò richiama alla mente
figure di patrizi dilettanti come Benedetto
Marcello. Da insegnante ebbe come allievo prediletto Carlo
Zuccari, nativo di Casalmaggiore che diventò celeberrimo presso
le corti di mezza Europa come virtuoso di violino con il
soprannome di Zuccherino.
E' certa la data della sua morte avvenuta a Cremona nel 1731.
Mentre
Visconti era in vita furono pubblicate diverse sue opere: oltre
alle sette Sonate a violino solo, è violone, ò cembalo
, anche una raccolta di Arie per due flauti A
collection of Airs, Opera 2 ( Londra 1703 ), un metodo per
violino Nolens Volens, the Third Book for the Violin, being
an Introduction for the Instructing of Young Pratictioners
with
a Flourish or Prelude in every Key (ivi, 1704) ed
alcuni Preludi Select Preludes and Voluntaries for the
violin
by all the Greatest Masters in Europe for tath
Instrument ( Londra, J.Walsh and J.Hare,1705).
Di
notevole interesse è la raccolta di concerti con il
titoloSei Concerti a cinque Stromenti dei Signori G.
Tartini e G.Visconti Opera 1 libro 3 ( Amsterdam, 1728 ),
che meriterebbe un approfondimento. E difficile stabilire
infatti quali siano i Concerti attribuiti alluno o
allaltro autore; con un esame stilistico sembra si debba
attribuire a Visconti il Terzo ed il Quinto.
Risultano
manoscritti invece alcuni concerti per violino e archi
(Sachsische Landesbibliothek, Dresden), alcuni soli per violino e
basso e una sonata per violino e basso.