Fingerboard  music



 

 

contenuto musicale - contents:

Felix Mendelssohn
 (1809-1847), Preludio e fuga in Sib, op. 35/6

SIGFRID KARG-ELERT
(1877-1933),
da Skizzenbuch:
Savoyard, op. 102/3:
 Aria monastica, op. 102/4
 Tempo di valse, op. 102/6
 Aria (alla Bach), op. 101/6b  
Offertorio (alla Berlioz), op. 101/13

JOHANN SEBASTIAN BACH (1685-1750),
 dalle Variazioni Goldberg:
Aria
o Variatio 1, Variatio 3,  Variatio 7,  Variatio 14, Variatio 28 g
Variatio 29

GEORG MUFFAT
(1653-1704),
 Nova Cyclopoeias Harmonica
Aria
Ad malleorum ictus allusio

WOLFGANG AMADEUS MOZART
(1756-1791)
da Le Nozze di Figaro:
Sinfonia

FELIX MENDELSSOHN
 da Sette pezzi caratteristici, op. 7:
Sehnsüchtig
Leich und luftig

CARL PIUTTI
 (1846-1902),
dalla Sonata in mi, op. 27:
Adagio ma non troppo (II mov.)
 
Allegro moderato (III mov.)

 

- ORGANO - ORCHESTRA -

LUIGI  LINGIARDI 1877

 

   MVC/009-027 DDD 

organo Luigi Lingardi (1877) op.181

della
Chiesa di S.Pietro al Po
CREMONA

 

Marco Ruggeri - organo

 

Testi libretto  -  Booklet texts
Italiano   English

 

 

Esecutore

Artist

Marco Ruggeri

Organo- Organ

Nato a Cremona nel 1969, ha studiato con don G. Crema, E. Viccardi e  G. Fabiano diplomandosi in Organo (1989) e, con il massimo dei voti, in Clavicembalo (1996); si è poi perfezionato con A. Marcon alla  Schola Cantorum di Basilea (1997-99). Premiato al concorso  organistico di Bruges (1996), ha vinto il 1° premio al Concorso  Organistico di S. Elpidio a Mare (1998) e al Concorso  Clavicembalistico Nazionale di Bologna (1997).

Laureato, con lode, in Musicologia (Università di Pavia 1996), si  dedica allo studio della musica organistica e dell’organaria italiana  dell’Ottocento (in particolare, la riscoperta dell’opera organistica  di Ponchielli e la pubblicazione del Catalogo del Fondo Musicale  della basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza, Olschki 2003). Ha inciso per Tactus, Sony, Stradivarius, MV Cremona, La Bottega 

Discantica, San Paolo. L’incisione dei brani organistici di  Ponchielli ha ottenuto il riconoscimento «Musica eccezionale» dalla  rivista «Musica» (ottobre 2000). Recentemente sono usciti i CD  dedicati all’opera per organo di Padre Davide da Bergamo (2 CD), alle  sonate per cembalo del compositore cremonese G. B. Serini (XVIII  sec.) e un’antologia di brani di W. A. Mozart.

E’ docente al Conservatorio di Novara. A Cremona è organista della  Cappella Musicale della Cattedrale e titolare dell’organo-orchestra  «Lingiardi 1877» della chiesa di S. Pietro al Po; consulente per gli  organi per la Curia; direttore artistico e docente presso la Scuola  Diocesana di Musica Sacra ‘D. Caifa’.

 

Born in Cremona in 1969, Marco Ruggieri studied with fathers G. Crema, E. Viccardi and G. Fabiano.  He obtained his Organ diploma with the highest marks (1989) and his Harpsichord diploma (1996).  He then completed his studies with A. Marcon at the Schola Cantorum in Basil (1997-99).  A prize-winner at the Bruges organ competition (1996), he won first place at the S. Elpidio a Mare Organ Competition (1998) and at the National Harpsichord Competition of Bologna (1997).

After obtaining his Musicology Degree con lode (University of Pavia 1996), he dedicated himself to the study of organ music and the art of 18th Century Italian organ building (in particular, to the rediscovery of Ponchielli’s organistic works and the publication of the Catalogo del Fondo Musicale della basilica di S. Maria di Campagna in Piacenza, Olschki 2003).

He has recorded for Tactus, Sony, Stradivarius, MV Cremona, La Bottega Discantica, San Paolo.  The recording of Ponchielli’s organ pieces earned him the “Musica eccezionale” (exceptional music) acclaim from «Musica» magazine (October 2000).  Of recent production, the release of the CDs dedicated to organ works by Father Davide of Bergamo (2 CDs), sonatas for harpsichord by the Cremonese composer G. B. Serini, (XVIII sec.) and an anthology of pieces by W. A. Mozart.
 

He is an instructor at the Novara Conservatory.  In Cremona, he is organist of the Cathedral’s “Cappella Musicale” and plays a symphonic organ built by Lingiardi in 1877 at the “S. Pietro al Po” church; he is an organ consultant for the Curia and artistic director and instructor at the “D. Caifa” Diocesan School of Sacred Music.

Gli
organi “orchestra” di Luigi Lingiardi

di Marco Ruggeri

Il modello dell’organo “orchestra” venne realizzato dal grande organaro pavese Luigi Lingiardi (1814-1882) a partire dal 1861, nella Collegiata di Trino Vercellese, dopo diverse sperimentazioni compiute soprattutto negli anni ’50 dell’Ottocento. Scopo delle ricerche foniche e meccaniche di Lingiardi era quello di creare un tipo d’organo che, partendo dalla scuola lombarda sette-ottocentesca (Serassi, Bossi), ne perfezionasse ulteriormente le capacità di imitazione orchestrale.

L’orchestra, con la sua varietà timbrica, le sue possibilità combinatorie e gli effetti del crescendo-diminuendo, era il punto d’arrivo dell’ideale sonoro di Lingiardi. Tra le invenzioni messe a punto a partire dal 1850 circa vanno menzionate le pedaleve, la Cassa Armonica, il somiere a doppia segreta per separare la doppia pressione del vento e vari registri (Voci corali, Czakan, Controfagotto, Corno di bassetto, BombardoniViolino ad ancia, Flauto in selva). La visita ad alcuni organi francesi maturò in Lingiardi la convinzione di realizzare anche nell’organo italiano tradizionale registri ad ancia ad alta pressione, per conferire all’organo maggiore potenza sonora, specialmente nelle chiese di grandi dimensioni.

Tali ricerche confluirono nel cosiddetto “organo-orchestra” realizzato in 13 di strumenti: Trino Vercellese (Vc, 1861); Piacenza, S. Savino (1863), Torino, SS. Martiri; Pavia, S. Francesco; Trecate (No, 1866); Desana (Vc); Crema, duomo (Cr, 1869); Torino, S. Maria Ausiliatrice (1870); Novara, duomo (1871); Verolanuova (Bs, 1873); Castelleone (Cr, 1875); Alba, Cattedrale (Cn, 1876); Cremona, S. Pietro al Po (1877). A questi si aggiungono quelli del duomo di Pavia (1887) e della parrocchiale di Gropello Cairoli (Pv, 1894), entrambi edificati dai figli Cesare ed Ernesto. Di tutti questi, tuttavia, sono sopravvissuti sino a noi soltanto gli organi di Torino (SS. Martiri), Trecate, Desana, Gropello e, parzialmente, Alba e Verolanuova.

 

Il restauro

L’organo “orchestra” della chiesa di S. Pietro al Po subì una pesante alterazione ad opera dell’organaro cremonese Giuseppe Rotelli che nel 1903 unificò le pressioni del vento modificando gli impianti pneumatici; secondo il gusto dell’epoca, ridusse la sonorità generale, in particolare del ripieno. Nel 1988, lo strumento è stato restaurato dalla ditta Mascioni: in questo intervento, però, nonostante il risanamento completo di tutte le parti meccaniche e pneumatiche, non venne recuperata l’originaria doppia pressione ed anche l’attenuazione sonora operata da Rotelli non fu completamente rimossa.

L’accumulo di polvere avvenuto negli ultimi vent’anni, l’assorbimento di detriti all’interno del somiere dovuto ad un infelice posizionamento dell’elettroventilatore che aspirava materiali direttamente dall’esterno, il forte desiderio di poter recuperare le originarie peculiarità foniche di questo magnifico e raro strumento, hanno portato al presente intervento: oltre ad un controllo e ad una manutenzione generale di somieri, mantici e meccaniche, si è provveduto a reintonare l’organo “ad aria piena” e a separare le due pressioni d’aria (50 e 80 mm.), secondo le indicazioni di Lingiardi, tramite la costruzione di nuovi condotti. I tre grandi mantici a lanterna collocati nel basamento di destro producono aria a differenti pressioni: due mantici per il vento forte, uno per l’aria normale. I condotti portano l’aria nelle due secrete del grande somiere maestro: la parte anteriore, dietro la facciata, è alimentata dal vento forte per le canne ad ancia; la secreta posteriore contiene invece il vento normale per il ripieno e i registri della Cassa Armonica.

Il posizionamento dei condotti (in particolare l’accesso alle due secrete) è stato effettuato seguendo le tracce esistenti. Nell’ultimo restauro sono stati ricostruiti i Campanelli e il Tam-tam.

 

Nota dell'esecutore

 

Il programma registrato è simile a quello scelto per il concerto di  presentazione dell'organo restaurato (26 giugno 2008). In omaggio e  memoria della prof.ssa Luisa Sartori, insegnante di tedesco, che ha  generosamente offerto il restauro dell'organo, sono stati proposti  autori di origine tedesca di varie epoche, dal barocco al Novecento.  L'organo Lingiardi, grazie alla sua potenza e varietà sonora, pur con  l'estensione limitata della pedaliera e la divisione bassi-soprani,  si è rivelato strumento convincente anche per un repertorio così  lontano e apparentemente estraneo alle sue caratteristiche foniche.  L'esecuzione dei due tempi della Sonata in mi di Carl Piutti ha  richiesto qualche piccolo adattamento pedale-manuale.

 

 

The
“orchestra” organs of Luigi Lingiardi

by  Marco Ruggeri

The “orchestra” model organ was made by Luigi Lingiardi (1814-1882), the great organ builder from Pavia, beginning in 1861 at the Trino Collegiata Vercelli, after he had carried out various experiments in the 1850’s.  The purpose of Lingiardi’s phonic and mechanical research was to create an organ type based on the 17th-18th Century Lombardy School and further perfect its orchestral imitation capabilities.

The orchestra, with its variety of timbres, combination possibilities and crescendo-diminuendo effects, was the arrival point of Lingiardi’s sonoric ideal.  Among the inventions he set up around 1850, mention should be made of the pedaleve [translator’s note:  the pedaleve are little metallic pedals placed below the pedalboard for the insertion of single stops], the organ case, the soundboard with a double pallet box to separate the wind’s double pressure from various stops (Voci corali, Czakan, Controfagotto, Corno di bassetto, BombardoniViolino ad ancia, Flauto in selva).  His visits to French organists helped further convince Lingiardi to build high pressure reed registers in traditional Italian organs to give them greater sonoric power, especially in large churches.

                Such research culminated in the so-called “orchestra-organ” realized in 13 instruments:  Trino Vercellese (Vc, 1861); Piacenza, S. Savino (1863), Turin, SS. Martiri; Pavia, S. Francesco; Trecate (No, 1866); Desana (Vc); Crema, cathedral (Cr, 1869); Turin, S. Maria Ausiliatrice (1870); Novara, duomo (1871); Verolanuova (Bs, 1873); Castelleone (Cr, 1875); Alba, Cathedral (Cn, 1876); Cremona, S. Pietro al Po (1877).  To these can be added those of the Pavia cathedral (1887) and the Gropello Cairoli parish church (Pv, 1894), both built by his sons Cesare and Ernesto.  Of all these, however, the only surviving organs are those of Turin (SS: Martiri), Trecate, Desana, Gropello and, partially, Alba and Verlanuova.

Restoration

                The “orchestra” organ of the Saint Peter on the Po Church underwent serious alterations by the Cremonese organ builder Giuseppe Rotelli who, in 1903, joined the wind pressure modifying the pneumatici system according to dictates of that epoch, reducing the sonority in general and in the ripieno in particular.  In 1988, the instrument was restored by the Mascioni company.  However, despite a thorough restoration of all the mechanical and pneumatic parts, the original double pressure was not recuperated and the loss of sound brought on by Rotelli was not completely corrected.

                Twenty years of dust accumulation, debris absorption inside the soundboard due to poor placement of the electric fan aspirating material directly from outside, and a strong desire to be able to recover the original phonic peculiarity of this magnificent and rare instrument all lead up to the present-day intervention:  Alongside general inspection and maintenance of the soundboards, bellows and mechanical parts, it provided for a re-tuning of the organ “ad aria piena” [the organ pipes are fed with a regular wind flow] and a separating of the two air compressors (50 and 80 mm.) by building new ducts according to Lingiardi’s indications.  The three large horizontal bellows attached to the lower right case produce different air pressure:  two bellows for strong wind, one for normal air.  The wind trunks carry air into the great master soundboard’s two pallet boxes, the front side behind the façade, is fed by the strong wind for the reed stops, while the rear pallet box contains normal wind for its ripieno and Cassa Armonica stops.

                The positioning of the ducts (in particular, access to the two pallet boxes) was done following existing marks.  The Campanelli and Tam-tam were rebuilt in the last restoration.

 

 

 

 

Scheda tecnica dell’organo

Scheda tecnica dell’organo

Organo “orchestra” costruito da Luigi Lingiardi nel 1877 e collocato sopra il portale d’ingresso in monumentale cassa lignea cinquecentesca. Due tastiere di 61 tasti (divisione b/s tra Si2 e Do3); pedaliera a leggìo (Do1-Mi2, ritornellante). Tiratutti, Combinazioni libere per le manette di destra e sinistra; tre pedaleve; quattro pedaletti ad incastro (Campanelli, Tam-tam, Unione I-II, Cassa Armonica); due pedali consecutivi alla pedaliera (Terzamano e Rollante).

Technical specifications of the organ

        The “orchestra” organ built by Luigi Lingiardi in 1877 and installed above the entranceway in a monumental 16th-Century lignea case.  Two keyboards with 61 keys (divided b/s between B2 and C3);  pedaliera a leggìo [slanting pedalboard, Italian type.] (C1-E2, ritornellante).  Full ripieno, Combinazioni libere for the right and left hand levers; three pedaleve; quattro pedaletti ad incastro (Campanelli, Tam-tam, Unione I-II, Cassa Armonica); two consecutive pedals on the pedalboard (Terzamano e Rollante).

 

 

manette a destra

Terzamano                               Principale 16’ b.

Corni dolci 16’ s.                       Principale 16’ s.

Czakan 4’ s.                                Principale 8’ b.

Flauto traversiere s.                  Principale 8’ b.

Viola 4’ b.                    Principale II b. [dal Do2]

Violetta 2’ b.                               Principale II s.

Oboe 8’ s.                                             Ottava b.

Tromba 8’ s.                                         Ottava s.

Fagotto 8’ b.                                  Duodecima s.

Corno Inglese 16 ‘s.                        Duodecima b.

Tromba 16’ s.                                Decimaquinta

Controfagotto 16’ b.                        Decimanona

Clarone 4’ b.                            Quattro di ripieno

Corno di bassetto 8’ b.            Quattro di ripieno

Ottavino s.                     Quinta e ottava nei ped

Cornetto 3 file s.                      Bassi armonici 8’

Bombardone 16’ al ped.         Contrabassi e rinforzi

Bombardino 8’ al ped.                       Scappamento dei Tremoli

Timpani

manette a sinistra (Cassa Armonica)

Violino dolce 8’ s.

Violino di concerto 8’ s.

Viola 16’ s.

Violoncello 16’ s.

Arpone 8’ b.

Dulciana 4’ b.

Flauto in selva 8’ s.

Flauto in selva 8’ b. [dal Fa1]

Principale s.

Tre di ripieno

Decimaquinta

Voci umane 16’ s.

Tremolo per Voci umane

Tremolo per Violini

I registri in grassetto suonano al manuale superiore (vento forte, 80 mm.); tutti gli altri al manuale inferiore (vento normale, 50 mm.).

 

 

 

home